Hanno Detto
Prima da titolare per Gosens, arriva anche la ‘benedizione’ di Brehme
Gosens alla prima da titolare con la maglia Inter. Arriva la benedizione di Brehme, che si sofferma anche su Inzaghi
Da un tedesco a un altro, da un mancino a un altro. Da Brehme a Gosens. Alla vigilia della ‘prima-dal-primo’ del numero diciotto nerazzurro, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ arriva anche la benedizione di Andy, che si sofferma tra le altre cose anche sulla lotta scudetto e su Simone Inzaghi.
GOSENS – “Penso sia prontissimo, e non certo da oggi. Avrebbe voluto esordire subito, ma veniva da un lungo infortunio e serviva tempo. L’Inter è stata brava due volte, a prenderlo e ad aspettarlo. E ora ha un’arma in più per il finale di stagione. Può dare forza, velocità, cross e pure gol perché lui segna molto più di me. Per molto tempo nessuno sapeva molto di lui, ma negli anni all’Atalanta è diventato un esterno completissimo“
DOPO PERISIC – “Ma perché dovrebbe esserci un dopo-Perisic? Ivan sta dimostrando una resistenza fisica e una forma da ventenne, merita di rimanere a prescindere dall’età per quello che sta facendo vedere in campo. Anche io calciavo con entrambi i piedi come lui e questo aspetto del suo gioco mi piace particolarmente. Vorrei un’Inter in cui ci sono sia Gosens che Perisic, un po’ perché lì puoi alternare sulla stessa fascia, un po’ perché possono giocare insieme, visto che Ivan può stare anche a destra o fare l’attaccante se serve“
INZAGHI – “Conte aveva un carattere come Trapattoni, era più duro, grintoso. Da un po’ sto studiando lo stile di Inzaghi: lo trovo un personaggio e un allenatore molto interessante. Diciamo che mi sto divertendo, sia per come gioca la mia squadra, sia per le emozioni che ci sta regalando il campionato. Questa è la Serie A più bella degli ultimi anni“