Hanno Detto
Inter, Mazzola ricorda: «Ogni volta che giocavo al Penzo pensavo a mio papà»
Sandro Mazzola, leggenda dell’Inter, ricorda le emozioni del passato quando affrontava il Venezia al Penzo: le sue parole
Sandro Mazzola, leggenda dell’Inter, ai microfoni del il Gazzettino ricorda le emozioni del passato quando affrontava il Venezia al Penzo: le sue parole.
VENEZIA – «Dite che a Venezia mio papà è considerato il più forte giocatore che abbia mai giocato lì? Cavolo, bello, proprio bello. In laguna per scappar dalla famiglia? Verissimo, la sua era una famiglia strana, volevano che andasse a rubare, perché era svelto a portare via la roba da mangiare, era gente molto povera. A Venezia venne per arruolarsi nella Marina e fare una vita onesta. Venne notato casualmente mentre giocava così, con un pallone non so se di cuoio o fatto di stracci o di carta. Fatto sta che lo vide un osservatore del Venezia, di cui ora non ricordo il nome, e lo portò a fare un provino per il club. Lo presero subito»
EMOZIONI – «Col Venezia non l’ho proprio mai presa. Ogni volta che venivo al Penzo, mi distraevo, mi guardavo attorno, avevo la mente lontana, era una cosa strana: cercavo mio papà, perchè sapevo che quello era il suo stadio, quello dove era nato come calciatore e non giocai mai bene. Ricordo che la prima volta a fine partita ero seduto in spogliatoio in lacrime, l’allenatore venne lì e mi disse dai, non pensare a queste cose. Ma era un’emozione molto particolare, in fondo anch’io sono stato concepito in laguna»