Amadeus: «Inzaghi? Da tifoso sono preoccupato ma mi auguro di sbagliare» - Inter News 24
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Amadeus: «Inzaghi? Da tifoso sono preoccupato ma mi auguro di sbagliare»

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Il noto conduttore Amadeus ha commentato l’ingaggio di Simone Inzaghi da parte dell’Inter ai microfoni di Adnkronos

L’ingaggio di Simone Inzaghi da parte dell’Inter non è andato giù ai tifosi della Lazio, ma neanche a qualcun altro. Infatti, anche qualche sostenitore nerazzurro si è detto contrariato di questa scelta da parte della società meneghina: tra questi, spicca il noto conduttore Amadeus. Intervistato da Adnkronos, ha detto la sua sull’imminente arrivo del tecnico piacentino.

SULL’ARRIVO DI INZAGHI – «Nessun interista si aspettava l’arrivo di Inzaghi soprattutto dopo il colpo dell’andata via di Conte. Noi abbiamo sofferto dieci lunghi interminabili anni prima di vincere qualcosa. Il senso di avere un allenatore che ha certamente meno esperienza di Conte, e questo non lo dico io ma i curricula, è un chiaro segnale di ridimensionamento, che porterebbe l’Inter al rischio di non vincere niente nei prossimi dieci anni».

SUL VALORE DEL TECNICO – «Ovviamente io mi auguro di essere smentito, ma certamente la pressione che avrà adesso Inzaghi sarà difficile da gestire, perché non aria un allenatore che ha conquistato trofei in Europa e nel mondo. Arriva un allenatore molto bravo ma che deve ancora dimostrare di saper vincere ad altissimi livelli. Quello che ha fatto con la Lazio è sicuramente qualcosa di spettacolare, ma non si può paragonare il palmares di Simone Inzaghi a quello di Antonio Conte. E viene ad allenare l’Inter, non una squadra qualunque».

SULL’INTER – «Come ha detto Conte, adesso l’Inter si trova dove deve essere. E’ una squadra che deve lottare per lo scudetto ogni anno, non può lottare per tentare di arrivare in Europa League o per sperare di arrivare in Champions per il rotto della cuffia. Oggi questo l’interista non lo accetta più».

SUL FUTURO – «Il segnale che viene dato ai tifosi è ‘c’è da pazientare ancora’. Io mi auguro fortissimamente di sbagliarmi, e quindi di poter dire che ho ragionato da tifoso e non da competente. Ma da tifoso, come lo pensano tutti gli interisti, siamo preoccupati per usare un eufemismo. Arrabbiati gli interisti e arrabbiati i laziali».

SU MOURINHO ALLA ROMA – «Da interista, in più, c’è l’aggravante di Mourinho su un’altra panchina nello stesso anni in cui noi cambiamo l’allenatore. Siamo destinati a soffrire».

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