Oaktree Inter, il cambio di rotta con la nuova proprietà
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Oaktree Inter, il cambio di rotta con la nuova proprietà: presenza fissa, dialogo continuo e sprint per lo stadio

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Oaktree Inter, il cambio di rotta con la nuova proprietà: la musica adesso è cambiata! Le priorità del fondo statunitense

La nuova proprietà di Oaktree ha tracciato fin da subito una linea di distacco da quella che era stata la gestione dell’Inter di Steven Zhang. Attraverso le due figure chiave, Alejandro Cano e Katherine Ralph, quotidianamente ha un confronto diretto con la dirigenza in Viale della Liberazione. Una presenza costante, che sarà rafforzata anche sugli spalti: domani, in occasione del derby d’Italia contro la Juve, entrambi saranno a San Siro. La Gazzetta dello Sport fa un focus sui cambiamenti avuti dai nerazzurri da quando c’è il fondo statunitense al comando, a partire dallo sprint per il nuovo stadio.

PRESENZA FISSA E DIALOGO CONTINUO – «Se cercate l’anima di Oaktree nel cuore dell’Inter, non sarà difficile trovarla: la proprietà nerazzurra è un fondo californiano con sede a Los Angeles e uffici in tutto il mondo ma dallo scorso maggio – da quando cioè si è messo al timone del club – in poi è presenza fissa nella quotidianità dei campioni d’Italia. Basterebbe già questo aspetto a marcare uno stacco deciso con il passato recente, ovvero l’ultimo anno della gestione Zhang, filato via tra riunioni virtuali e videoconferenze da un capo all’altro del mondo. Con Oaktree la musica è cambiata, ed è cambiata da subito, perché i manager dell’azionista di maggioranza hanno optato per la vicinanza. Di gestione, ovviamente, ma anche nel senso più fisico del termine. E così, nei corridoi del decimo piano della sede interista, circa due-tre giorni a settimana, i dirigenti della società si mescolano ai manager della proprietà: il confronto è all’ordine del giorno».

SPRINT PER LO STADIO – «E si dialoga in italiano, perché sia Alejandro Cano, spagnolo, che Katherine Ralph, britannica (sposata con un italiano), sfoggiano una padronanza pressoché perfetta della nostra lingua. I due managing director di Oaktree sono i “frontman” del team che si occupa dell’Inter: entrambi seguono in prima fila la questione stadio, terreno sul quale la nuova proprietà ha impresso una spinta decisa (altro stacco con il passato) come ha ricordato in più di un’occasione il presidente Beppe Marotta. Cano e Ralph, non a caso, erano presenti all’incontro di mercoledì scorso con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, insieme all’ad Corporate nerazzurro Alessandro Antonello, ai rappresentanti del Milan, il sindaco di Milano Sala e la soprintendente per Milano Carpani».

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