Males alla vigilia di Young Boys Inter: «Sarà speciale»
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Males alla vigilia di Young Boys Inter: «Domani per me sarà speciale, niente è impossibile». Poi l’aneddoto su Sebastiano Esposito

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Alla vigilia di Young Boys Inter, Darian Males, ex della sfida e attaccante della squadra svizzera, si è espresso così: le sue parole

L’attaccante dello Young Boys ed ex Inter, Darian Males, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida della suq squadra contro i nerazzurri in Champions League.

L’ESPERIENZA ALL’INTER – «Lo Young Boys mi ha comprato definitivamente l’estate scorsa. All’Inter ero molto giovane e a quei tempi c’era il picco del Coronavirus. Sono rimasto a Milano solo 9 giorni, ma sono stati belli: ho fatto le visite mediche, incontrato tutte le persone e passato un sacco di tempo con Piero Ausilio. Sulla panchina nerazzurra c’era Antonio Conte. Non ci ho passato molto tempo perché rimasi tanto in hotel, ma ho subito capito che fosse uno dei migliori allenatori al mondo. Dopo sono andato al Genoa, era già negli accordi».

PLUSLALENZE INTER – «Sapevo quando sono andato all’Inter che c’era qualche problema finanziario, ma è difficile sapere quali fossero nello specifico. Ricordo che c’erano complicazioni anche per la firma di Vidal. Ma riguardo le plusvalenze per me è difficile parlarne: a me andava bene firmare per l’Inter, ne ero felice. Mi avevano seguito per 6 mesi prima di comprarmi».

LA PARENTESI AL GENOA – «Ho fatto una settimana di allenamento, poi andiamo a Napoli, perdiamo 6-0 e torniamo tutti contagiati dal Covid. Ventidue giocatori col virus. Resto a casa 35 giorni con il virus e quando rientro c’è un altro allenatore. Periodo difficile, ma la squadra mi ha dato un grande benvenuto, alla prima esperienza fuori dalla Svizzera senza la mia famiglia. Dal direttore dell’epoca Faggiano ai compagni, tutti sono stati fantastici: Pandev, Badelj che gioca ancora lì, Criscito. È stato un privilegio imparare qualcosa da loro ogni giorno».

LE CHIACCHIERATE CON SEBASTIANO ESPOSITO SULL’INTER – «Scherzavamo sul fatto che potessimo diventare la coppia di attaccanti del futuro dell’Inter, entrambi arrivavamo da lì. Ogni tanto quando ci facevamo assist esultavamo insieme. ‘Magari un giorno…’ dicevamo. Sapevamo sarebbe stato difficile, all’Inter ci sono giocatori di livello mondiale. Ma seguivamo molto la squadra».

YOUNG BOYS IN ZONA RETROSCESSIONE – «Ogni tanto il calcio è così. Ma sappiamo di avere molta qualità e di non averlo dimostrato sul campo nelle prime giornate. Ci sono tante situazioni, ma ogni giorno vedo come lavoriamo bene e combattiamo per uscirne. È solo questione di tempo».

DOMANI LA SFIDA PROPRIO CONTRO L’INTER – «La Champions League è il più grande palcoscenico del calcio. Affrontare una squadra come l’Inter certamente non è facile, e negli ultimi anni sta facendo sempre meglio: scudetto, finale di Champions… Ma niente è impossibile. Sarà difficile ma crediamo in noi stessi. E finché l’arbitro non fischierà tre volte combatteremo. Ci servirà fare la partita perfetta, perfetta, perfetta. E per l’Inter deve essere una serata storta. Anche la fortuna dovrà essere dalla nostra parte».

EMOZIONI – «Il giorno in cui firmai per il club nerazzurro ero davvero tanto tanto fiero di me. Per me domani sera sarà speciale, l’Inter è stata la mia prima esperienza lontano da casa. Anche oggi guardo tantissime partite dei nerazzurri, sono una squadra fantastica e per me sarà davvero speciale».

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