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Calciomercato Inter SHOCK: cambia tutto con la sentenza Diarra
Calciomercato Inter SHOCK: cambia tutto con la sentenza Diarra. Duro colpo per FIFA e UEFA… Ecco i possibili sviluppi
Ieri è stata una giornata storica per il mondo del calcio e del calciomercato Inter? La sentenza su Diarra è l’equivalente della Bosman, che ha rivoluzionato lo sport più amato? Ancora presto per dirlo, ma certo è che la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che «alcune norme Fifa sui trasferimenti internazionali dei calciatori sono contrarie al diritto dell’Unione Europea, violando la libera circolazione dei lavoratori all’interno dei Paesi dell’Unione e la libertà di concorrenza». A rendere simili le due vicende c’è la presenza di Jean Louis Dupont, che trent’anni fa era nel team legale che assisteva Bosman e che oggi sta difendendo Lassana Diarra.
Conoscendo benissimo la materia, lui ha dichiarato soddisfatto: «La vittoria è totale. Per aver violato il diritto dell’Unione Europea, la Fifa adesso sarà costretta a sottomettersi al diritto comunitario e a velocizzare la modernizzazione della governance». Staremo a vedere l’evoluzione della vicenda. Quel che è certo è che il calcio dovrà fare i conti con una novità decisamente importante.
La Corte di Giustizia ritiene che alcune delle norme della Fifa in materia di trasferimenti internazionali di calciatori professionisti sono contrarie al diritto dell’Unione perché ostacolano la libertà di circolazione dei giocatori e restringono la concorrenza tra i club, violando gli articoli 45 e 101 del Trattato dell’Unione, spiega Gazzetta. Nel mirino due punti dell’articolo 17 della Fifa in materia di trasferimenti internazionali che stabiliscono che se un giocatore rescinde il proprio legame col club senza una giusta causa tanto lui come il club che lo ingaggia sono passibili di una sanzione di risarcimento nei confronti della società a cui apparteneva il calciatore. La nuova società rischia il blocco dei trasferimenti e la federazione di appartenenza deve negare la concessione del nulla osta al tesseramento. Esattamente come è successo a Diarra.