Indagine Ultras, indaga l'Antimafia: SPUNTA il PATTO tra CURVE Inter e Milan prima di Istanbul
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Indagine Ultras, indaga l’Antimafia: SPUNTA il PATTO tra CURVE Inter e Milan prima di Istanbul

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Indagine Ultras, indaga l’Antimafia: SPUNTA il PATTO tra CURVE Inter e Milan prima di Istanbul. Era già stato messo nero su bianco prima della semifinale

Gli avvocati dell’Inter e del Milan hanno già fatto tappa negli uffici del procuratore capo Marcello Viola, l’uomo che per primo ha parlato di ‘criticità’ nel modello di gestione del rapporto dei club col tifo organizzato. Una prima visita mercoledì e gli incontri informali nei corridoi della procura proseguiranno per settimane. Va presto allontanato, infatti, lo spettro indicato all’orizzonte: il rischio resta sempre il ‘procedimento di prevenzione’ che verrebbe promosso in presenza di una contestuale richiesta di amministrazione giudiziaria, qualcosa di mai visto nel calcio. Dentro a questo scenario vuole vederci chiaro anche la Commissione parlamentare Antimafia, che ha deciso di acquistare gli atti dell’indagine: quando analizzerà il plico nei prossimi giorni valuterà eventuali audizioni. E anche nella Procura milanese il clima inizia a farsi teso. Per uno dei pm della Dda che ha condotto l’indagine, Paolo Storari, è infatti sta richiesta scorta. A scriverlo è La Gazzetta dello Sport.

Per evitare l’incredibile prima volta di una amministrazione giudiziaria, ogni passo ufficiale dei club d’accordo con le autorità avrà un preciso obiettivo. L’operato di Milan e Inter dovrà stare dietro ai rigidi paletto del decreto 231 del 2001 che disciplina gli illeciti amministrativi. Nello stesso tempo, i consulenti della procura hanno continuato a prelevare protocolli, contratti e documenti sparsi da passare ai raggi X. Su tutt’altro fronte, invece, continuano gli interrogatori degli ultrà arrestati: la linea del silenzio di fronte alle domande del gip Domenico Santoro è stata mantenuta pure da Merco Ferdico, leader della Nord interista, e Luca Lucci, al vertice della Sud milanista. Capi mai rivali di fronte agli interessi economici dentro a un San Siro da spolpare, anzi alleati al punto da spartire tra le due curve il bagarinaggio di biglietti rivenuti a prezzi folli per la finale di Champions ’23 a Istanbul: già prima del derby di semifinale era stato deciso l’abbraccio, come messo nero su bianconero in oltre 500 pagine di ordinanza. Oggi a essere sentito dai giudici anche Gherardo Zaccagni, imprenditore nel settore parcheggi, uno dei settori tra cui trarre maggiore incasso. «1000 macchine?… 30 mila a partita! Facciamo 80 mila al mese, punto e basta!», diceva a fine 2022 il dominus degli ultrà del Diavolo.

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