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Cagni: «Inter competitiva frutto del lavoro di Inzaghi e Marotta. Vi dico il mio podio scudetto, dei nerazzurri avrei allenato volentieri…» – ESCLUSIVA
Luigi Cagni in esclusiva per InterNews24, dal podio scudetto alle qualità dell’Inter, passando per il lavoro di Inzaghi e le avversarie dei nerazzurri
La voce è ferma e rilassata come quella di chi fa una chiacchierata al bar con un amico, le analisi sono però lucide come quelle di chi può vantare quasi 30 anni di carriera da allenatore e la bellezza di 485 incontri disputati nel campionato di Serie B (il che lo rendono il giocatore con più apparizioni nel torneo cadetto). Luigi Cagni quest’oggi è intervenuto in esclusiva per InterNews24. La lotta scudetto dell’Inter, le avversarie del club meneghino, ma anche i meriti di Marotta e Inzaghi, passando per la Nazionale di Luciano Spalletti. Di seguito la sua intervista:
Buongiorno Luigi. Iniziamo dalla nostra Serie A, c’è qualcosa che l’ha particolarmente sorpresa in questo avvio di campionato?
«Più che stupirmi ero curioso. Avendo, a parte l’Inter, le altre squadre cambiato gli allenatori ero curioso di vedere cosa succedeva. E mi sembra che questi allenatori stiano facendo decisamente bene».
Si riferisce a Thiago Motta e Conte?
«Certamente, ma anche Fonseca. Thiago Motta, Conte e Fonseca»
A proposito di allenatori, quanto è ‘fortunato’ Simone Inzaghi a godere di una rosa così ampia e competitiva? La Champions è stata un chiaro segnale…
«Non è fortuna però, è la costruzione di tre anni di lavoro tra lui e Beppe Marotta. È stata costruita la squadra che ha vinto, che sta vincendo e che vincerà ancora. È chiaro che per vincere devi avere dei giocatori importanti, loro nel tempo hanno costruito un organico forte. Non parlo solo degli undici, ma di tutta la squadra. Che è la dimostrazione di quanto si è visto in Coppa, dove ha dimostrato di avere titolari e giocatori in panchina adatti per qualsiasi tipo di prestazione e di competizione. L’Inter è la squadra che come organico è migliore in Italia…hanno avuto la bravura di saper costruire nel tempo»
Ribaltiamo allora la domanda, quanto è stato importante per il blocco Inter mantenere l’allenatore dello Scudetto?
«C’è una simbiosi ormai troppo importante. È una fortuna dell’allenatore e dei giocatori…»
Sempre a proposito di rosa e rotazioni, in virtù della sua esperienza sa dirci quanto è difficile e soprattutto come deve far un allenatore a far girare tutti i suoi uomini evitando qualche ‘mal di pancia’? Alcuni giorni or sono si parlava dell’utilizzo di Frattesi…
«Questo accade solo quando un allenatore non conosce la propria squadra e i giocatori non conoscono il proprio allenatore. E non è il caso dell’Inter».
E in casa Inter quindi cosa succede?
«Beh, qua invece ormai si conoscono tutti e sanno benissimo come la pensa Inzaghi. Hanno accettato tutti questa condizione, perché per vincere devi fare queste cose, sapendo tutti di non essere titolari. Ma non è un problema questo, anzi, è l’ultimo problema che ha Inzaghi secondo me»
Sa dirci invece quale giocatore dell’Inter avrebbe allenato volentieri?
«Calhanoglu!»
E perché?
«Certo, perché è un giocatore intelligente, oltre che tatticamente molto forte. È un leader sul campo. Ha tutte le doti del giocatore che piacciono a me, quelle che ti permettono di poter fare qualsiasi cosa in campo sapendo appunto di avere questo giocatore. Anzi…».
Ci dica…
«Spesso è addirittura lui che sa scegliere la posizione giusta in campo a seconda della partita!»
Ritornando sul nostro campionato, in un ipotetico podio scudetto quindi mette l’Inter al primo posto?
«Assolutamente sì, e ammetto che lo sto dicendo dall’inizio…prima che iniziassero tutti (ride, ndr)».
E sugli altri due gradini invece?
«Secondo me Napoli e poi il terzo posto credo che se lo giocheranno la Juventus ed il Milan»
Concludiamo con uno sguardo alla Nazionale, in settimana arriveranno due nuovi appuntamenti per gli azzurri. Cosa dobbiamo aspettarci?
«Dobbiamo solo avere pazienza. Da quello che ho letto dopo l’Europeo anche Spalletti ha capito di aver commesso alcuni errori, messo tutto insieme spero che la Nazionale trovi la strada giusta…».
Si ringrazia Luigi Cagni per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.