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Oaktree Inter, i piani a lungo termine del fondo: l’equilibrio economico, lo stadio e niente cessione immediata
Oaktree Inter, i piani a lungo termine del fondo: l’equilibrio economico, lo stadio e niente cessione immediata. Il punto
Da qualche giorno ormai Oaktree si è insediato stabilmente al comando dell’Inter, dopo aver rilevato il club da Zhang riscuotendo il pegno. La Gazzetta dello Sport spiega la situazione economica attuale del club e i piani del fondo statunitense che sono a medio-lungo termine: cedere la società adesso non è nei programmi.
I DETTAGLI – «Al di là del bond da 415milioni che scade nel 2027, la gestione deve ancora raggiungere il pieno equilibrio. È questo il primo obiettivo di Oaktree. L’orizzonte è di medio-
lungo termine. Nessuna fretta di cedere il club, ma l’intenzione di stabilizzarlo, farlo crescere e valorizzarlo ulteriormente per poi, nell’arco di qualche anno, ricavarne il massimo dalla vendita. La fiducia è alta nei confronti dei due amministratori delegati Marotta e Antonello.
Per conseguire l’equilibrio economico la via maestra è quella dell’incremento dei ricavi
sfruttando l’esposizione sui mercati internazionali grazie a Champions e Mondiale per
club. Oaktree, che ben conosce i limiti dell’industria calcistica italiana (l’anno scorso fece invano un’offerta alla Lega Serie A per i diritti tv), è fiducioso del potenziale commerciale inespresso e sa che la leva principale per incrementare il valore dell’Inter è lo stadio di proprietà, ragion per cui prenderà direttamente in mano il dossier, sia nell’ipotesi A (Rozzano) sia nell’ipotesi B (ristrutturazione di San Siro).
Oaktree è cosciente che un pesante lavoro di tagli è stato già compiuto. Non si farà nulla che possa compromettere la competitività della squadra, stando attenti a non sforare certi parametri. Il monte-stipendi, peraltro, era previsto in aumento nel 2024-25, alla luce dei pianificati rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi: è ragionevole immaginare che venga posto qualche paletto. A differenza della famiglia Zhang, il nuovo proprietario garantisce solidità e prospettive, visto che gestisce 192 miliardi di dollari di asset nel mondo. Una volta verificati i conti e regolati i rapporti con Zhang, Oaktree avrà piena visibilità del dossier Inter. Una cosa è certa: Oaktree non ha fretta e, a protezione dell’investimento, vuole fare le cose per bene in modo da portare l’Inter ad un livello successivo e poi uscirne a testa alta, con il maggior rendimento possibile».