Condò analizza: «Ecco il segreto dell’Inter di Inzaghi, le riserve contro il Lecce…»

Il giornalista Paolo Condò si è espresso così dopo la vittoria ottenuta ieri dall’Inter in campionato contro il Lecce

Intervenuto sulle colonne di Repubblica, Paolo Condò fa il punto sull’Inter dopo la vittoria di ieri contro il Lecce.

LE RISERVE – «Il 29 novembre l’Inter di Champions, già qualificata, scese in campo a Lisbona con due soli titolari abituali: Darmian e Acerbi. Nel primo tempo venne presa a pallate dal Benfica, che filò in scioltezza sul 3-0. Nella ripresa risalì fino al 3-3, ed è giusto ricordare che Simone Inzaghi, dando prova di bella sensibilità, lasciò che la rimonta fosse condotta dalle stesse “riserve” — hai fatto il danno, mostrami di saperlo riparare — prima di immettere un po’ di mammasantissima. Ugualmente si disse che il turnover esagerato non era praticabile, e anche in seguito le rotazioni viste — nell’Inter e non solo — hanno funzionato se limitate a un paio di pezzi».

IL LECCE – «Tre mesi dopo quella sera, l’Inter è scesa in campo con otto uomini diversi da quelli abituali, e ha fatto strame del Lecce a casa sua: 4-0. La Serie A non è la Champions e il Benfica vale più del Lecce, okay, ma è netta la sensazione che un altro gradino sia stato salito, perché la profondità della rosa è il segreto di quest’Inter dominante, e insieme la garanzia che oltre alla seconda stella — ormai vicina — si giocherà forte anche per la gloria europea».

L’AZIONE CONTRO L’ATLETICO – «La bellezza dell’azione che ha portato alla prima palla-gol di Arnautovic contro l’Atletico, la spaccata fuori bersaglio, è stata diffusa e moltiplicata per tutta la settimana sui social. Detto del magnifico lavoro dei dirigenti e di Inzaghi sulla squadra, è evidente anche un felice allineamento dei pianeti. Va sfruttato».