Hanno Detto
Agnelli torna alla carica: «Convinto di aver operato secondo le regole, la Superlega ed un mio ritorno alla Juve…»
L’ex presidente della Juve, Andrea Agnelli, torna a parlare della Superlega e dei processi che lo hanno portato a lasciare il club
Intervistato dal Financial Times, Andrea Agnelli è tornato a parlare e si è soffermato su un suo possibile ritorno alla Juve. L’ex presidente bianconero si è soffermato anche sul proprio operato e sui processi a suo carico che lo hanno portato alla scelta di abbandonare il timone del club. Poi il riferimento al campionato vinto durante la pandemia contro l’Inter ed al colpo di mercato Cristiano Ronaldo.
SUPERLEGA – «Non ho puntato una pistola alla testa di nessuno. Hanno firmato tutti liberamente. Alcuni erano più coscienti. Ma hanno firmato tutti liberamente. Dateci il tempo per lavorare. Non è che le cose accadano magicamente. Ci troviamo in una situazione b2b b2c. Dobbiamo trovare i club, perché se non abbiamo i club che partecipano alla competizione, non possiamo raggiungere i consumatori».
SALARY CAP – «Questa era una risposta ai problemi che il calcio ha avuto e continua ad avere: instabilità finanziaria, sostenibilità, polarizzazione. Nasser Al-Khelaifi? Ricordo di essere volato a Parigi in piena pandemia. Nessuno in giro. Parigi deserta. Io e Nasser parliamo di un nuovo torneo, dicendo che abbiamo bisogno di cambiare, perché se non cambiamo, siamo morti».
SU CEFERIN – «Parlavo con Alex tre volte al giorno. Avevo un legame molto forte. Come mi sento a essere chiamato bugiardo? Sono invidiosi, non so di cosa. Del fatto che ho un obiettivo e cerco di raggiungerlo. Non faccio compromessi. La mia sensazione è che il tempo sia galante. E le cose probabilmente, spero, saranno aggiustate in un certo momento. Altrimenti, ancora una volta, la mia coscienza è pulita».
L’ACQUISTO DI RONALDO – «È stata una mossa intelligente. Dammi Ronaldo e fammelo gestire senza pandemia, è un’altra storia».
JUVE – «Resto convinto che tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto secondo le regole, secondo gli standard finanziari. Da quando si è trasformato da gioco in business, [il calcio] non ha evoluto la sua governance per governare il business. È giusto dire che la maggior parte dei club perde soldi. Sì? O siamo tutti incompetenti oppure il sistema ha qualche carenza. Ritorno? Non lo escludo».