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AAA cercasi leader: gli addii all’Inter di D’Ambrosio, Onana e Brozovic peseranno?
Nell’operare nel calciomercato, l’Inter dovrà tenere conto di un fattore non secondario nel calcio: l’importanza dei leader nello spogliatoio
Nel corso di questa sessione di calciomercato, gli uomini di mercato dell’Inter stanno portando avanti una campagna di ringiovanimento della rosa (e di abbassamento del monte ingaggi) che rischia di avere un pericoloso effetto collaterale: la scomparsa dei leader dello spogliatoio. Da D’Ambrosio a Brozovic e quel punto interrogativo su Handanovic. La vecchia guardia nerazzurra è già partita o è in procinto di farlo, e ciò potrebbe avere ripercussioni negative sulla prossima stagione.
L’importanza dei leader in un gruppo vincente
Il calcio è uno sport di squadra, ma a vincere le partite ed i trofei non sono soltanto gli undici giocatori in campo (più quelli subentrati dalla panchina). La storia di questo sport ci ha insegnato come spesso il segreto che si nasconde dietro ai più grandi successi sia l’unione del gruppo. Basti pensare alla bellissima atmosfera che si respirava con l’Italia nel cammino durante gli scorsi Europei, oppure alla meravigliosa cavalcata del Triplete nerazzurro del 2010. Lo spogliatoio di un club vive di equilibri e talvolta basta un niente per far precipitare la situazione. Una regola non rispettata, un ritardo agli allenamenti o una parolina fuori posto. È in quelle occasioni che si fa sentire l’importanza degli uomini spogliatoio, chiamati con la loro esperienza a tenere unito il gruppo squadra.
Gli addii della vecchia guardia: D’Ambrosio e il punto interrogativo su Handanovic
Danilo D’Ambrosio ha salutato la beneamata, dopo la decisione presa dai nerazzurri di non rinnovare il suo contratto. Nonostante Simone Inzaghi non gli abbia concesso un elevato minutaggio nelle ultime due stagioni, il difensore è stato l’uomo giusto nel momento giusto, sia in campo che fuori dal campo. Spesso i più giovani o i nuovi arrivati hanno speso parole al miele nei suoi confronti, ringraziandolo per essere stato vicino a loro nei momenti più difficili. Discorso analogo che si potrebbe fare sul capitano, Samir Handanovic. Il contratto del portiere sloveno è scaduto ma, a differenza di quanto fatto con D’Ambrosio o con Gagliardini, l’Inter non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale in merito al suo addio (sono infatti aperti i contatti per una sua possibile permanenza per affiancare il più giovane Trubin, promesso sposo dei nerazzurri).
L’importanza della personalità: Onana e Brozovic
A proposito di portieri, come non parlare di André Onana. Il camerunese, nonostante sia arrivato in nerazzurro soltanto lo scorso anno, ha dimostrato a più riprese di avere una personalità fuori dal comune, sia tra i pali che fuori. Nelle parole e nei fatti ha fatto in modo che la squadra puntasse l’asticella sempre più in alto (fino al raggiungimento della Finale di Champions che per molti era impensabile ad inizio stagione, ma non per lui). Il suo approdo al Manchester United sembra imminente e consentirà ai nerazzurri di fare altre operazioni in entrata. Anche Marcelo Brozovic, trasferitosi in Arabia Saudita, all’Al Nassr, è stato una colonna portante dei nerazzurri in questi anni. Giocatori di personalità come lui e l’estremo difensore camerunese sono fondamentali in ogni squadra ed in ogni stagione.
I nuovi ed i giovani chiamati al prossimo step di maturazione
Oltre ai nomi fatti in precedenza, anche il futuro di Alex Cordaz, terzo portiere nelle ultime stagioni, sembra poter essere lontano dai nerazzurri. Dopo tanti anni ha salutato anche Gagliardini, così come Skriniar e Dzeko. L’eredità lasciata da questi calciatori e leader dello spogliatoio dell’Inter dovrà essere presa ad incarico dai più giovani. Barella, Dimarco e Bastoni, che già si sono caricati di una buona dose di “interismo”, dovranno compiere un’ulteriore step nella loro crescita. Come loro anche Lautaro Martinez, che si candida a diventare il nuovo capitano della squadra per la prossima stagione. Gli uomini d’esperienza come de Vrij, Acerbi, Darmian e Mkhitaryan proveranno a continuare il lavoro svolto dai loro predecessori. Compiti e responsabilità che non vede l’ora di prendersi anche Romelu Lukaku, per il quale Marotta prosegue i dialoghi con il Chelsea per la sua permanenza in nerazzurro.