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Inter: chi era Vittorio Boiocchi, capo ultras assassinato

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Durante Inter-Sampdoria la Curva Nord dell’Inter è rimasta in silenzio, per rispetto nei confronti dello storico capo ultras Vittorio Boiocchi, assassinato

Il silenzio della Curva Nord dell’Inter durante la partita con la Sampdoria riecheggierà in eterno.

Il gesto è stato una forma di rispetto e di commiato da Vittorio Boiocchi, storico capo ultras assassinato alle 19.40: chi era Boiocchi?

VITTORIO BOIOCCHI- Volto storico della Curva Nord dell’Inter, ma anche vari anni di carcere alle spalle, nel corso del 2021 Boiocchi era stato arrestato dalla squadra mobile di Milano in via Pinturicchio, mentre si trovava insieme all’amico e sodale Paolo Cambedda, più giovane di un paio d’anni, anche lui con problemi di giustizia nel passato. I due erano stati sorpresi a bordo di una Nissan Qashqai, poi risultata rubata, con una borsa in cui nascondevano una pistola calibro 38 clandestina, dei proiettili, uno storditore elettrico, un binocolo e due pettorine della guardia di finanza. Dall’indagine conseguente all’arresto, gli investigatori della questura avevano ricostruito un piano per estorcere denaro ad un imprenditore. I guai con la giustizia, per Boiocchi, erano iniziati quando aveva poco più di vent’anni: dieci le condanne definitive per reati di varia natura tra cui traffico di droga, rapina, sequestro di persona, che lo hanno portato a trascorrere più di 26 anni in carcere.

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