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100 anni Prisco, il figlio: «Sentiva la rivalità col Milan. Oggi gli piacerebbe Barella»

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Il figlio di Peppino Prisco ha parlato del padre che oggi avrebbe compiuto 100 anni

Luigi Maria Prisco, figlio di Peppino che oggi avrebbe compiuto 100, per l’occasione ha parlato del padre storico vicepresidente dell’Inter.

IRONIA«Viene spesso citata questa capacità di sdrammatizzare del Peppino, come l’ho sempre chiamato alla lombarda. Ma prima di tutto era una persona seria capace di solenni arrabbiature, non solo quando l’Inter perdeva. Ha dedicato la vita, oltre che a una carriera forense lunga 60 anni, alla memoria degli Alpini caduti in Russia, la drammatica pagina di storia che aveva segnato la sua vita».

GUERRA«Appena giunto in territorio polacco, la prima cosa che fece fu barattare una scatoletta di carne con un quotidiano italiano del giorno prima per leggere dell’Inter. Scoprì che l’Inter aveva perso a Bologna partita e primo posto. Allora si lasciò andare a una parolaccia. Era tifoso dell’Inter, ma anche grande appassionato di calcio».

RIVALITA«Sentiva soprattutto la rivalità con il Milan. E i tifosi se ne accorgevano. Capitava che, quando andava in qualche Inter Club della Lombardia, fuori Milano, i soci gli dicessero: “Avvocato, dica qualcosa anche contro la Juventus, altrimenti siamo in difficoltà”. Ma per gli interisti che vivono a Milano conta di più il derby».

INTER ATTUALE – «Sicuramente gli sarebbe piaciuto Barella per la grinta che mette in campo. Stravedeva anche per i fantasisti, come Corso o Beccalossi».

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